La leggendaria editrice Ursula Nordstrom, che ha diretto il Dipartimento di libri per ragazzi e ragazze di Harper dal 1940 al 1973, è celebrata come la più influente innovatrice nell’editoria di libri per bambini del secolo scorso. La sua visione ha inaugurato una nuova era di immaginazione della letteratura per i giovani lettori e ha dato vita a classici senza tempo come Goodnight Moon di Margaret Wise Brown e The Giving Tree di Shel Silverstein. Più che un semplice editore, Nordstrom (è notoriamente risaputo quanto abbia coltivato il genio insicuro del giovane Maurice Sendak), indossò gli abiti di un amico, terapista, confidente e instancabile difensore dei suoi giovani autori. Tra le sue prodezze creative più memorabili c’è Charlotte’s Web di E.B. White, pubblicato il 15 ottobre 1952.
Alcune settimane prima dell’uscita del libro, il dipartimento pubblicitario di Harper & Row espresse dubbi sulla scelta del protagonista di White e preoccupati che un ragno potesse creare disagio tra lettori e critici, gli chiesero di spiegare la sua scelta.
Il 29 settembre, White inviò a Nordstrom una breve nota in risposta alla sua preoccupazione che i risvolti del libro fossero troppo brillanti (“Non sono sicuro che qualcuno pensi ai risvolti tranne gli editori, e probabilmente non più di 1800 persone negli Stati Uniti hanno mai sentito la parola risvolto”), dopodiché affrontò il disagio dei signori delle pubbliche relazioni in una lunga spiegazione sul perché avesse scritto un libro con un ragno come protagonista.
La lettera, portata alla luce da Letters of Note, è essa stessa un capolavoro assoluto di prosa e testimonianza del carattere di White, rivelando la sua elegante padronanza della parola scritta e il suo altrettanto famoso amore per gli animali.
“Mi è stato chiesto di dire come sono arrivato a scrivere “Charlotte’s Web”. Beh, mi piacciono gli animali, e sarebbe strano se non scrivessi su di loro […]. Ad ogni modo, il tema di “Charlotte’s Web” è che un maiale deve essere salvato, e ho idea che da qualche parte dentro di me ci fosse un desiderio in tal senso. Per quanto riguarda Charlotte stessa, non avevo mai prestato molta attenzione ai ragni fino a qualche anno fa. Una volta che inizi a guardare i ragni, non hai tempo per molto altro: il mondo ne è davvero carico […]. Una fredda sera di ottobre ho avuto la fortuna di vedere una aranea cavatica girare la sua sacca per uova e depositare le sue uova […]. Abbiamo vissuto tutti insieme felicemente per un paio di settimane, e poi qualcuno il cui dovere era quello di spolverare il mio comò ha rotto l’incantesimo […]. Non ho detto perché ho scritto il libro, ma non ti ho detto nemmeno perché starnutisco. Un libro è uno starnuto”.
White aveva poca pazienza per le obiezioni che alcuni critici, bibliotecari, insegnanti e genitori avevano nei confronti del protagonista del libro e della sua scelta di affrontare l’argomento della morte in un libro per bambini, e vedeva tutto ciò come una violazione della sua visione creativa e della sua integrità di scrittore. In un’altra lettera inedita a Nordstrom White respinge queste preoccupazioni con la sua satira tipicamente acuta e concisa: “Sto lavorando a un nuovo libro su un boa constrictor e una cucciolata di iene. Il boa constrictor ingoia i cuccioli uno per uno e la madre iena muore ridendo”.
Silvia Graziosi
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